SINDROME DEL TRAMONTO CHE COS'E'?
- Tatiana Pedrazzini
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- 3 set 2021
- Tempo di lettura: 2 min

Cosa s'intende e come si manifesta nei malati di demenza la sindrome del tramonto? Questa manifestazione di sintomi peggiorativi dei comportamenti tipici nelle persone affette da demenza viene chiamata proprio cosi in quanto , proprio al tramonto o comunque al calare della luce naturale, non è raro assistere al peggioramento di certi tipi di comportamento.
Quindi , teniamo presente che al tramonto possono acuirsi e manifestarsi maggiormente alcuni dei seguenti sintomi:
📌 confusione e disorientamento, 📌allucinazioni, 📌comportamenti aggressivi , affaccendamento o wondering, 📌ansia o depressione.
Queste manifestazioni sono probabilmente dovute al fatto che, calando la luce naturale, i punti di riferimento dell' anziano affetto da demenza, tendono a venir meno, in quanto se ci pensiamo bene, la mancanza di luce naturale che rischiara adeguatamente non permette ad esempio di vedere bene gli oggetti, crea ombre e penombre che possono spaventare i nostri cari, anche le persone risultano un pochino meno riconoscibili creando così stati di agitazione, disorientamento, ansia e paura, che a volte possono durare da pochi minuti a ore oppure anche tutta la notte.
Quando faccio consulenza e progettazione del percorso assistenziale a domicilio consiglio sempre di mantenere la casa ben illuminata , in alcuni casi può essere utile l'utilizzo di alcune luci a sensore di passaggio messe in punti strategici o particolarmente bui come ad esempio i corridoi, di notte può essere d'aiuto tenere accesa la luce principale della camera da letto, no invece a lucine soffuse poiché creano giochi di ombre che potrebbero risultare controproducenti.
Evitare attività particolarmente stressanti o troppo stimolanti ma promuovere quelle rilassanti come un bel pediluvio tiepido con bella musica dolce e rilassante
Durante il giorno se possibile, diminuire o addirittura eliminare caffè e limitare il sonno pomeridiano, giusto solo mezzoretta per riposarsi senza farlo dormire ore.
é utile inoltre cadenzare bene la giornata, costruendo una routine solida e precisa per mangiare e per le attività gradite all'assistito.
Ovviamente , come sempre dico e scrivo, calma e serenità sempre!
E' chi assiste un malato che deve gestire il prendersi cura in maniera dolce e accogliente ,utilizzando un tono di voce delicato e non aggressivo, per evitare conflitti in un momento cosi particolare della giornata , ma soprattutto chi assiste deve rendersi conto del problema e cercare di evitarlo utilizzando le strategie di cui ho scritto, poiché possono aiutare a prevenire o a diminuire questi episodi che si verificano al calar del sole....







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