HO FAME!!!!!!
- Tatiana Pedrazzini
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- 4 ott 2021
- Tempo di lettura: 2 min

Vi siete mai trovati a pensare che il vostro caro abbia il verme solitario da quanto mangi o continui a chiedere di mangiare? Fa tutto parte della malattia purtroppo...
Ricorda che è inutile contraddire, se non ricorda di aver mangiato, non si convincerà di averlo fatto, nonostante tu per tante volte continui a dirgli che ha fatto.
Quindi niente guerra ideologica o inutili tira e molla fra '' basta, hai già mangiato'' e '' no, non è vero, non mi hai ancora preparato niente e io ho fame'' Credo che sia meglio accontentarlo/a magari dandogli del finger food cioè facile da prendere con le mani e mangiare al volo se sai che ha già consumato il suo pasto in maniera anche abbondante, però metti sempre in preventivo che la memoria breve sulle azioni è quella più deteriorata, ma soprattutto pensa e agisci diversamente dalla routine: magari non ha davvero mangiato abbastanza o semplicemente non adeguatamente se ha problemi comportamentali che lo/a spingono/a a muoversi molto durante la giornata.
COS'ALTRO POSSIAMO FARE PER AIUTARLI?
Sicuramente evitare frasi che scaturiscano sensi di colpa o inadeguatezza, aprirsi al dialogo propositivo e accogliente aiutandoti con piccole strategie a partire dalla dispensa:
Metti ordine ma soprattutto nascondi ciò che non dovrebbe mangiare e lascia a portata di mano ciò che invece può mangiare senza problemi.
Abbonda con verdure crude e cotte nei contorni, serve anche per mantenere regolare l'intestino.
Proponi un frutto, una verdura dicendo stai preparando per andare a tavola e cerca di distrarlo/a con qualcosa che sai possa catturare la sua attenzione.
Utile usare qualche piccola strategia per ridurre le dosi: dare poco per volta oppure fare fettine sottili, in modo da poter assecondare le richieste senza necessariamente sforare dal range alimentare.
Fermiamoci e pensiamo a quante volte ci fissiamo sul fatto di non dare determinati alimenti perché li pensiamo dannosi? il risultato? è che alimentiamo tragiche guerre ideologiche con i nostri cari che non comprendono le limitazioni imposte e dove i vinti siamo sempre e solo noi, perché poi ci sentiamo in colpa e demotivati quindi spesso è sufficiente parlare al medico che magari concede quello sgarretto che ci evita sicure tragedie.







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