IL DECADIMENTO COGNITIVO e IL BIANCO
- Tatiana Pedrazzini
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- 4 nov 2020
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 13 ago 2021

Una cosa che non tutti sanno è che i malati di Alzheimer non riconoscono il bianco.
Ragion per cui, chi amava profondamente il risotto alla parmigiana se glielo serviamo su di un piatto che si amalgama con questa pietanza non toccherà più il suo cibo preferito.
Cosa facciamo?
Via libera ai colori sulla tavola: scegliere piatti, bicchieri e posate che abbiano colori diversi tra loro e in contrasto rispetto alla superficie del tavolo.
Sarà più facile, in questo modo, far ritrovare al nostro caro, il piacere del cibo e aiutarlo a distinguere gli alimenti contenuti nel piatto.
È importante lasciare degli spazi tra un oggetto e l’altro e disporre gli arredi della tavola nel modo più ordinato possibile.
In generale, scegliete sempre contasti cromatici come ad esempio rosso e blu o verde e viola no invece alle cromie simili come il giallo e l'arancione o l'azzurrino e il verdino.
Diamo la possibilità di mangiare con le dita! Ebbene si!
Spesso chi soffre di Alzheimer ha difficoltà ad usare le posate.
Possiamo quindi preparare loro cibo già tagliato o sminuzzato e per evitare imbarazzi o disagio possiamo servirci tranquillamente del finger food, per consentire al nostro caro di mangiare in autonomia o, ad esempio, anche in piedi, qualora mostrasse insofferenza al dover stare troppo tempo seduto a tavola.
Quindi si a panini o bocconcini di cibo da poter tranquillamente prendere con le mani... Se non possiamo usare questo espediente catturiamo la sua attenzione e prendiamo la posata corretta e usandola mostriamogli a cosa e come serve in maniera molto serena e pacata senza scatenare imbarazzi.
Semplicemente non ricorda più il modo d'uso corretto dello strumento! Ricordiamocelo!







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